sabato 12 novembre 2016

Giorni, fisso un dolore al petto

Giorni, fisso un dolore al petto:
mai avuto paura della fine.
Da anni osservo i vostri fascismi avanzare
e il vostro stupido umorismo.
Mi aggiro di notte barcollando,
severo e altero alla mattina,
soffoco nel vuoto che vi riempie.
I pupazzi che temete,
le marionette che vi manovrano,
non popolano i miei incubi,
ma la mia ferocia e la mia stupidità.
Stanco di odiarvi
la vostra rabbia mal riposta
la mia cieca insistenza
la guerra sui marciapiedi
l'indifferenza cordiale
l'amore efficiente
il futuro che vi ossessiona
e non avrete mai ciò che bramate.
Non sono fiero:
ciò che ho visto non è la fine del mondo
ma solo il buio di un piccolo abisso.

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